Primi controlli


Tre anni fa avevo una ginecologa che visita e pap test in cinque minuti e poi chiacchiere, tante chiacchiere. E poi: “Tutto bene signora, lei è sana come un pesce, deve solo stare tranquilla. La tranquillità è fondamentale per rimanere incinta!”…e così per due anni. Mai fatta un’ecografia, anche quando esplicitamente le ho chiesto di farla mi dice di bere un litro d’acqua e mi fa quella pelvica e poi di nuovo: “Tutto bene signora, non c’è nessun problema!”.
 Poche analisi di routine e la storia era ogni volta quella.
Io in effetti sono sempre stata bene, non ho mai avuto nessun problema ginecologico, mai un dolore durante il ciclo, peraltro regolarissimo, e quindi mi fidavo. Poi i mesi passavano e nonostante la mia assoluta tranquillità niente. Non succedeva nulla! A maggio dell’anno scorso l’ultima visita con lei, in cui con un po’ di pessimismo le ho detto che non credevo più al fattore psicologico, che secondo me c’era un problema mio o di mio marito e che BASTA volevo approfondire! E lei: “Va bene, allora adesso arriva l’estate, il riposo, la serenità giusta, magari succede… se così non fosse a settembre facciamo un po’ di approfondimenti. Ora state tranquilli e godetevi le vacanze, mi raccomando!”.
Ma vaffa…!!!!!
Uscita da quello studio ho finalmente deciso che non ci sarei più tornata.

I mesi estivi sono passati e ovviamente nulla è cambiato.

A settembre mi sono messa in moto e insieme alla mia migliore amica, che è dottoressa in un ospedale di Roma, ho organizzato tutta una serie di controlli.
Prima tappa: isterosalpingografia per me e spermiogramma per lui.
Quel giorno ero carica e positiva e ho affrontato l’esame con molta tranquillità… peccato che durante il controllo la radiologa lascia la sua postazione al computer, mi viene vicino e con molta dolcezza mi fa: “Signora lei è agitata. Si deve calmare altrimenti con questi continui spasmi che ha non riusciamo ad avere un risultato preciso. Pensi a un bel viale alberato, al fruscio del vento, alla luce del sole e si rilassi”. E io ho pensato: “O.mio.Dio. Io sono tranquillissima!!!”…non sapevo cosa fare ,ho provato a pensare a questo viale e… è andata.
Ho aspettato il referto. Ora sì che cominciavano le palpitazioni perché per la prima volta mi rendevo conto che qualcosa poteva non essere al posto giusto e quel qualcosa avrebbe potuto compromettere tutto.
Ecco il referto. Latero deviazione destra dell’utero. Tuba sinistra pervia. Tuba destra verticalizzata e con passaggio del liquido molto lento.
Conclusioni: sospetto di aderenze periampollari a destra.
Non è un responso tragico, certo, ma qualcosa c’è.

misterSun nel frattempo aveva consegnato il suo liquido seminale, i cui risultati sarebbero stati pronti dopo una settimana circa.
Con la mia amica decidiamo di prendere immediatamente appuntamento da un ginecologo per visita accurata e soprattutto ecografia interna.
Optiamo direttamente per il centro infertilità dell’ospedale. Appuntamento il 1 ottobre.
Intanto spermiogramma del maritino assolutamente nella norma.
Ora più che mai ero carica, desiderosa di capire che cosa mi impediva di rimanere incinta,cosa?!

L’incontro con la dottoressa del centro, molto dolce e professionale, è stato pieno. Pieno di parole, di domande, consigli, studio approfondito su di noi , controllo di tutti gli esami fatti e prescrizione di nuovi controlli. Poi finalmente ecografia… responso: ovaio destro prolassato verso il douglas, contenente cisti endometriosica. Tutto torna. La dottoressa mi spiega che sicuramente l’endometriosi ha causato, con la cisti e poi una serie di aderenze, la deviazione dell’utero e la verticalizzazione della tuba a destra. Bisognerà fare una laparoscopia, perché con una situazione così non è affatto semplice far instaurare una gravidanza.

Io sono molto forte e risolutiva ma uscita da quello studio ero stravolta.

L'endometriosi è maledetta, spesso ho letto che le aderenze compromettono l'apparato genitale, nella maggior parte dei casi in maniera grave, rendendo difficile, molto difficile l'instaurarsi di una gravidanza! 
Lo so che la mia cisti è piccola e che sicuramente molte donne vivono e subiscono responsi molto più crudeli, ma io proprio non me l’aspettavo, io in fondo forse ero convinta di sentirmi dire come al solito: “Signora stia tranquilla è tutto a posto, deve solo stare serena”.
Ero arrabbiata con me stessa, per non aver abbandonato prima quella dottoressa che mi aveva fatto perdere tempo e per la mia maledetta tranquillità che finora era solo servita a farmi trastullare nella convinzione che fosse solo un problema psicologico! stupida!!!!
misterSun è rimasto di sasso come me, poi per fortuna la mia amica ci ha scossi facendoci capire che quantomeno ora sapevamo cosa combattere e teoricamente eliminato il problema la strada poteva essere finalmente spianata per il tanto atteso pancione!
Mi metto subito in lista per la laparo, con uno dei migliori professori di Roma, a quanto dicono.
Ora devo solo aspettare che mi chiamino. Tempo previsto: almeno tre mesi.


È a questo punto che comincio a rabbuiarmi, senza accorgermene perdo luce. Non so cosa sia scattato dentro di me, so solo che ho continuato a fare le cose di sempre, solite corse tra ufficio, ripetizioni, casa, amici…ma non ero io.

Ero triste, non riuscivo a trovare gioia nelle cose che facevo, il lavoro mi pesava, non avevo voglia di vedere nessuno, anche se poi mi sforzavo, ma sicuramente ero una pessima compagnia in quel periodo.
A misterSun non dicevo nulla. Non volevo che si preoccupasse, non volevo che fosse contaminato dal mio buio. Ma lui, che è sempre molto attento a ogni mio cambiamento, aveva capito e cercava di rasserenarmi in ogni modo.
Con scarsi risultati.

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