Tra zavorre e ali



Caldo asfissiante in città, tanto movimento in strada e sui mezzi pubblici, una miriade di turisti in centro, ombrellini, shorts, voci, grida, giovani risate, scatti, passi veloci, i miei, che ancora corrono verso l'ufficio. 
Ancora per questa settimana. 
Sarei dovuta già essere in ferie, ma ho rimandato la partenza e ora aspetto con ansia sabato. 
Non vedo l'ora di godermi le coccole dei miei, i sorrisi di mio nipote, il sole, il mare, il buon cibo, il riposo assoluto. Ne ho bisogno. 
Sono stati mesi pesanti e anche l'estate, così tanto attesa durante l'inverno buio e freddo, ha portato preoccupazioni, ansie, lacrime ed è carica di una velata tristezza. 
Mi dico che è solo un periodo, che passerà lasciando spazio a giorni migliori, me lo ripeto come un mantra e a volte riesco anche a convincermi che sarà così. 

Accanto a tutto il malessere accumulato e presente mi godo l'amore. Sì. L'amore mi culla, lo vivo con una libertà e leggerezza che non provavo da tanto, mi stuzzica e mi delizia... non dico che ho dimenticato calcoli e valutazioni, sarei bugiarda, ma ho ritrovato desideri e complicità che vanno oltre il progetto, oltre il sogno, che sono lì per rendermi felice, "solo" per rendermi felice. Momenti, attimi, sospiri di pura gioia. 
Il ciclo non è un mostro, so che arriverà e cerco di non odiarlo.
Sarà che ci sono tante altre cose intorno di cui occuparsi, sarà che so che il momento dell'azione è lontano, sarà che sono stanca di sentirmi a metà mentre sono sana, forte e piena di risorse, sarà che mi impongo di pensare positivo, sarà quel che sarà ma ecco che il ciclo diventa meno odioso, fa meno male, lo tengo a bada e cerco di non lasciarmi ferire.

Mi sono messa un po' a dieta e in due mesi ho perso cinque chili. Ho comprato delle creme rassodanti e anticellulite, appena ho un attimo di tempo faccio piccoli esercizi quotidiani di gag (gambe,addome,glutei), sto decisamente meglio e mai come quest'anno mi sento pronta ad affrontare la prova costume!
Ho sempre pensato che prendersi cura del corpo facesse bene anche all'anima e in questo periodo ne ho avuto più che mai conferma.

Non ci stiamo godendo la sempre bella estate romana perché ci sono svariate incombenze, oltre al lavoro, che ci tengono impegnati tutto il giorno per cui la sera rientriamo stanchi e solo desiderosi di riposo. 
E va bene così. Ci rifaremo l'anno prossimo! 

Nei miei vari spostamenti in metro e autobus divoro libri e la sera, prima di addormentarmi, leggo qualche poesia per rasserenare il sonno.

... faccio leva sui "lampi di luce" per tenermi su e andare avanti senza piangermi addosso.

E le mie giornate scorrono via così, tra zavorre e ali.
Vi lascio con questo haiku che sia di buon auspicio per tutte noi, forti boccioli di pruno...

Soffia il vento:
si tengono forte i boccioli di pruno
Uejima Onitsura


Utagawa Hiroshige, "Pruno rosso e luna"



9 commenti:

Posta un commento