Emozioni



Sono tante le emozioni di questi giorni. 
C'è rabbia, tristezza, amarezza, incomprensione, paura, delusione.


Rabbia per la follia, la cattiveria, la bestialità feroce di Brindisi.
Tristezza per una vita così giovane finita tra le fiamme dell'inumanità.
Amarezza per uno Stato e una Società che ancora dopo vent'anni sono legati a quel sudicio potere che porta solo soldi sporchi, interessi criminali e sangue.
Incomprensione per il gesto di un uomo che per problemi economici lancia i suoi bambini piccoli da una finestra.
Paura per la terra che trema e distrugge.


Mi rendo conto che è difficile riuscire a sorridere in un momento storico come questo. 
Sfogliando le pagine dei giornali, una dopo l'altra, cresce la preoccupazione e il magone nella pancia è il segnale dell'impotenza e insieme della voglia di ribellione. 
Ascoltando la gente mi accorgo che c'è il terrore del domani e l'ansia dell'oggi. 
E poi vedi quelli che DECIDONO e ti accorgi che c'è pochezza, incapacità, ignoranza, superficialità e pensi a come potranno cambiare le cose se non pensano al bene della popolazione che dovrebbero rappresentare, ma solo al benessere e alla tutela del loro portafoglio e di quello dei loro figli.
E c'è Delusione
Per un Paese che non riconosco e del quale spesso non mi sento figlia.


E allora mi chiedo se davvero voglio far nascere un figlio tra queste emozioni.



4 commenti:

  • Sandra c'era una volta Ilaria | 22 maggio 2012 alle ore 21:07

    Come ho scritto nel mio post di ieri, carissima MissS, anch'io sono molto delusa da questo governo nel quale credevo. Sono giorni tristissimi che affossano il quotidiano tribolare ancora più giù. La gente che fa davvero fatica, i privilegi dei soliti, la rabbia, l'angoscia, lo sgomento.
    Ho visto diverse crisi economiche, l'Italia è in crisi da quando ho preso casa nel 2006 col tasso variabile che si impennò, ma non l'ho mai vista tanto brutta, perchè ci eravamo illusi di esserne fuori. Perchè chi doveva portare soluzioni non l'ha fatto. L'Italia paese di persone straordinarie strangolate dalla precarietà, dalla burocrazia, l'Italia è un paese dove non si sorride più. Me l'ha detto una conoscente tornata dalla Turchia, non riconosceva più questo paese. Ti abbraccio tantissimo

  • ElizabethB | 23 maggio 2012 alle ore 10:49

    Sono delusa, amareggiata e la cosa peggiore è che non si vede alcun migioramento, anzi. Non ci sono prospettive. Stiamo perdendo anche i sogni. E' un periodo nerissimo.
    Ti abbraccio cara

  • Simona | 23 maggio 2012 alle ore 11:41

    Comprendo il tuo stato d'animo... è condiviso da molti... almeno questo è un buon segno. Il nostro paese sta attraversando un periodo davvero nero e chissà sino a quando.

  • Libby | 23 maggio 2012 alle ore 11:49

    Ho pensato anche io spesso a questa cosa. Un figlio oggi, con che prospettive? Che futuro gli lasciamo? Che paese trova? Però è anche vero che ci sono stati tanti bruttissimi momenti, le guerre e le crisi e se i nostri genitori, i nostri nonni, avessero pensato lo stesso, forse non saremo qui e non saremo cresciuti. Anche io come te e come chi ha commentato prima di me sono molto sfiduciata di chi comanda, ma ho fiducia in noi e nella capacità di sopravvivere che abbiamo. I nostri figli diventeranno grandi Sun... ne sono certa!

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